La scienza applicata

Il riconoscimento precoce della minaccia (RPM)

Il RPM è una scienza, così definibile perché in esso sono esistenti tutti i criteri e le caratteristiche che riportano a tale definizione, ovvero affronta il problema della sicurezza in modo razionale e attraverso l'applicazione di metodologie derivanti da diversi ambiti scientifici. L'approccio alla situazione pericolosa, o critica, utilizza un sistema preciso volto ad avere in tempo reale tutte le informazioni necessarie a comprendere se tale contesto rappresenta un pericolo per l'operatore, chi potrebbe rivelarsi ostile, e quali sono le risorse in campo per provvedere alla propria incolumità. Al vertice di questa analisi c’è sempre la prevenzione di eventi potenzialmente violenti, per entrare in azione prima che tali eventi si manifestino concretamente, garantendo così alla persona che utilizza tale sistema il più alto livello di sicurezza: evitare il pericolo.

Tutto ciò che è "a rischio" va fatto sempre nella piena consapevolezza dei propri mezzi e nel più totale controllo delle proprie emozioni. Qualora tali precondizioni manchino e nondimeno, alla fine, sia comunque possibile affermare che «è andato tutto bene», ciò vorrà dire solo che si è trattato di fortuna, ma la Guardia Particolare Giurata non deve mai contare sulla fortuna.

Da quanto descritto finora deriva l'approccio che Roberto Moretti utilizza nelle attività operative che svolge, essendo il RPM la risposta ideale alle esigenze di sicurezza richieste da una professione esposta a rischi e pericoli come quella della Vigilanza Privata. In Italia questa scienza è stata introdotta e promossa dal docente Walter Friuli, di cui Roberto Moretti è allievo, amico e collaboratore nella diffusione di tale metodologia. Tale scienza quindi porta a rendere l'individuo più protetto e tutelato sia in ambito personale che sociale, e sia in qualunque contesto professionale.